Scaletta di temi da trattare durante un
incontro di esperienza di riflessione vocazionale

Baida, 1978; dattiloscritto su carta “farmacia”, p. 1, AGP, b. III, fasc. 15.

Il documento in analisi è costituito da sette punti in ognuno dei quali il servo di Dio si pone dei quesiti. Per esempio, il dialogo con il Signore, la preghiera come mezzo per comunicare con Dio, la meditazione, la vocazione della chiesa, la riflessione sul popolo sacerdotale ed il sacrificio. Si evidenzia come il cammino percorso dal servo di Dio sia ricco di interrogativi al solo fine di attuare al meglio la volontà di Dio, anche attraverso un cosciente svolgimento delle proprie funzioni.

Esperienza di Riflessione Vocazionale
Baida 1978

  1. Parla, o Signore, che il tuo servo ti ascolta:
    tre condizioni per “l’ascolto”: purificarsi
    sintonizzarsi
    rimanere nella frequenza di Dio.
  2. Che posto occupa nella tua vita la preghiera?
    Posso seriamente parlare di rapporto personale con Dio?
    Ho un piano giornaliero di preghiera e gli mantengo fedeltà?
  3. Vigilanza cristiana.
    Che significa per me (cioè concretamente) vigilare?
    La ricerca della santità ha senso nella mia vita?
    Faccio dell’amore a Cristo la scelta di fondo della mia vita?
    Come reagisco agli immancabili sbilanci dovuti alla mia debolezza?
  4. Mediazioni
    Sento il bisogno di chiedere consigli, aiuto?
    Verifichi nella preghiera la validità – per – te di questi consigli?
    Sai trasformare la persuasione in obbedienza?
    Sei vigilante (vigilante d’amore) nei confronti degli altri che hanno diritto alla mediazione?
  5. Vocazione nella Chiesa; vocazione tua.
    Nella scelta della tua disponibilità a Cristo nella chiesa la tua risposta dipende:

    1. dall’idea che hai di Dio e del tuo rapporto con Lui;
    2. dall’idea che hai di te e delle tue “possibilità”;
    3. dal peso che hanno le necessità degli altri sulle tue scelte;
    4. dall’incidenza che hanno in te modelli e prospettive concrete di vita.
  6. Popolo sacerdotale e sacrificio spirituale.
    So considerare la mia vita come sacrificio a Dio?
    Come faccio entrare la molteplicità delle mie scelte nell’idea che io sono, per il battesimo, “il sacerdote di me stesso per la chiesa?”
  7. Prete, oggi.
    Come entra concretamente nel mio orizzonte l’ideale e la realtà della esistenza sacerdotale?
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