6-mafia e Vangelo sono incompatibili
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2006 – Inizio dell’anno pastorale nel XIII anniversario
P. Puglisi, come sacerdote, l'ha combattuta con le armi proprie dell'azione pastorale: la testimonianza personale di sacerdote secondo il cuore di Dio, la preghiera, l'evangelizzazione, la formazione e la mobilitazione delle coscienze soprattutto giovanili, l'amore privilegiato per gli ultimi, la ferma denuncia del male, l'invito alla conversione del cuore, al cambiamento della mentalità e della vita, nel ritorno a Dio, che accoglie sempre i peccatori, anche i più criminali, quando ritornano a lui, riconoscendo il male commesso e riparando i danni inferti alla società.
È stata questa la strategia pastorale di P. Puglisi. Ed è questa la strategia pastorale indicata con chiarezza dall'episcopato siciliano e da me costantemente ribadita. È così che si accende e si costruisce la speranza!
2005 – Inizio dell’anno pastorale nel XII anniversario
La formazione delle coscienze: questo ha fatto don Pino come sacerdote. E questo è il modo proprio con cui la Chiesa combatte la mafia, perversa struttura di peccato assolutamente inconciliabile col Vangelo e con la vita cristiana. Nello stesso tempo, come Don Pino Puglisi non si stanca di esortare alla conversione, con quella forza evangelica con la quale l'amatissimo e indimenticabile Papa, il Servo di Dio Giovanni Paolo II lo fece nella Valle dei Templi tredici anni fa.
Un profeta, un martire, la redenzione di Lloyd Baugh
LLOYD BAUGH (Padre Gesuita, studioso di cinematografia e docente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma)
Il nuovo film di Roberto Faenza, Alla luce del sole , rappresenta le vicende storiche di don Pino Puglisi, palermitano, sacerdote-parroco, ferocemente assassinato dalla mafia nel 1993, nell’ultimo tenebroso capitolo di una lunga stagione di terribile violenza.
2004 – Apertura dell’anno pastorle nel XI anniversario
La scelta di fondo è fare assumere a tutta la pastorale della parrocchia una connotazione missionaria per comunicare e vivere il Vangelo tra la gente in un mondo che cambia.
Come non mi stanco di ripetere da oltre otto anni, "una pastorale tesa unicamente alla conservazione della fede non basta più. È necessaria una pastorale missionaria, che annunci nuovamente il Vangelo, ne sostenga la trasmissione di generazione in generazione, vada incontri agli uomini e alle donne del nostro tempo testimoniando che anche oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l'esistenza umana conformemente al Vangelo e, nel nome del Vangelo, contribuire a rendere nuova l'intera società" (VM, n.1). Fu questa la convinzione e l'azione di P. Puglisi.
Pane e Vangelo di don Massimo Naro
Mistero e ministero nel martirio di don Pino Puglisi
Secondo me don Puglisi tutto può essere stato tranne che un prete “anti”-mafia. Come pure il vangelo: tutto può essere tranne che un’arma da usare “contro”.
2003 – X anniversario dell’uccisione del servo di Dio don Pino Puglisi
Il martirio è la prova suprema della testimonianza cristiana e della fedeltà al Vangelo. Come insegna il Concilio Vaticano II, col martirio il discepolo è reso simile al maestro che liberamente accetta la morte per la salvezza del mondo e a cui si conforma sino alla effusione del sangue. Per questo il martirio è stimato dalla Chiesa come il dono eccezionale e la suprema prova della carità. In questa prospettiva di fede va letto il sacrificio di Don Pino Puglisi.
Il Buon Pastore offre la vita per le proprie pecore
Il Card. Arcivescovo S. De Giorgi richiama la Chiesa palermitana a guardare all'esercizio esemplare della missione di pastorale vocazionale di P. Pino Puglisi, per una feconda crescita dei ministeri, specie quello dell'annunzio della Parola.
P. Puglisi, deve restare un modello a cui tendere per il suo servizio ministeriale di avvincente profilo pastorale e la sua amorevole offerta della vita.