Pino Puglisi: uno che ha saldato cielo e terra
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di don Luigi Ciotti
Una spina nel fianco per una Chiesa chiamata più che mai, nell'attuale crisi mondiale, a saldare il Cielo e la Terra, la dimensione spirituale con l'impegno per la giustizia sociale.
Una spina nel fianco per una Chiesa chiamata più che mai, nell'attuale crisi mondiale, a saldare il Cielo e la Terra, la dimensione spirituale con l'impegno per la giustizia sociale.
2013 – XX Anniversario del martirio del Beato Giuseppe Puglisi
“Niente lo ha fermato: né morte, né vita, né presente, né futuro, niente e nessuno ha potuto impedire il suo grande amore per Dio, che diventava, come deve essere per ogni cristiano, interesse, solidarietà, servizio per quanti hanno bisogno di essere aiutati nel corpo e nello spirito”.
La beatificazione di don Puglisi: una definitiva presa di distanza?
di Umberto Santino (“Nuova Busambra-Settembre 2013)
Secondo un giudizio ampiamente condiviso la beatificazione di don Pino Puglisi del 25 maggio
2013 e le parole di papa Francesco nell’Angelus del giorno dopo, segnano una svolta nella storia dei
rapporti tra mafie e chiesa cattolica o l’approdo di un lungo percorso, comunque un punto di non ritorno, una definitiva presa di distanza, una radicale alternativa tra vangelo e sentire e pratica mafiosi.
Padre Puglisi e don Bosco, due educatori a confronto
Due esempi di educatori che hanno saputo parlare al cuore dei giovani.
Don Pino Puglisi, che sorrise al suo assassino
di Giancarlo Caselli
Guai se la sua beatificazione, invece di essere una piattaforma di rilancio dell’impegno comune, diventasse un comodo lavacro delle coscienze che faccia dimenticare le responsabilità di chi – ieri come oggi – lascia soli coloro che si impegnano.
Guai se la sua beatificazione, invece di essere una piattaforma di rilancio dell’impegno comune, diventasse un comodo lavacro delle coscienze che faccia dimenticare le responsabilità di chi – ieri come oggi – lascia soli coloro che si impegnano.
2013 – Rito di beatificazione del servo di Dio Giuseppe Puglisi
La similitudine di Gesù sintetizza bene tutta la sua esistenza: ‘Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto‘. Per portare frutto, il chicco di grano deve morire. “Gesù ha portato molto frutto quando è morto‘ spiegava il Beato Puglisi ad alcuni giovani in ricerca vocazionale, e spiegava loro come rendere feconde le scelte della vita: ‘La logica della scelta ‘ diceva ‘ diventa una logica di impegno ma anche, qualche volta, di sacrificio che però dà vera gioia’ Chi vuole crescere deve accogliere la logica del chicco di frumento‘.
Ucciso in odium fidei
di Giovanni Bonanno
E' il primo martire della mafia. Lui elevato dalla chiesa agli onori dell’altare. La mafia condannata dalla chiesa all’abominio per ateismo sanguinario. (di Giovanni Bonanno)
E' il primo martire della mafia. Lui elevato dalla chiesa agli onori dell’altare. La mafia condannata dalla chiesa all’abominio per ateismo sanguinario. (di Giovanni Bonanno)
Messaggio dei Vescovi di Sicilia a Noto (23 aprile 2013)
Le sue parole e soprattutto l’esemplarità della sua vita siano per tutti noi, uomini e donne di Sicilia, credenti o persone di buona volontà, uno stimolo per un rinnovato impegno sociale, civile e spirituale: “Non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già arrivati - scriveva ancora don Pino -. Si riparte ogni volta. Dobbiamo avere umiltà, coscienza di avere accolto l’invito del Signore, camminare, poi presentare quanto è stato costruito per poter dire: sì, ho fatto del mio meglio. Le nostre iniziative e quelle dei volontari devono essere un segno.
Un segno per fornire altri modelli, soprattutto ai giovani. Lo facciamo per poter dire: dato che non c'è niente, noi vogliamo rimboccarci le maniche e costruire qualche cosa. E se ognuno fa qualche cosa, allora si può fare molto. . . ”.
I tre amori di 3P: Gesù, la Parola, i poveri
L’autore di questo articolo, P. Mario Torcivia, studioso e docente di teologia spirituale, ci mette a contatto
con la viva voce del prete palermitano, riportando alcuni suoi interventi.
Da essi traspare la sua fede nella Provvidenza, nell’uomo, in Gesù e nella sua Parola. Le parole da lui pronunciate sulla testimonianza cristiana sono profezia del suo martirio.