2016 – Veglia per i missionari martiri

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VEGLIA PER I MISSIONARI MARTIRI - Chiamati ad essere testimoni Nel III anniversario della beatificazione di don Giuseppe Puglisi - Chiesa Cattedrale 25-05-2016

2015 – Inizio ministero pastorale di S.E. Mons. Corrado Lorefice

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Care Sorelle, Cari Fratelli, mi rivolgo a voi stasera con grande emozione e con profonda gioia. A voi, che siete il popolo santo di Dio della Chiesa di Palermo – che da stasera diventa la mia diletta –, e alla quale fate, direi, scorta e corona quanti dalle care Chiese di Sicilia, dalla mia amata Chiesa di Noto, da ogni altra Chiesa, da ogni altro luogo o esperienza, siete qui, insieme con noi, a dare un senso di amicizia e di compagnia nella fede a questa celebrazione, a questa festa. A tutti dico “grazie!”

Paola Geraci: ecco perché padre Puglisi era per Cristo a tempo pieno

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P. Puglisi ha testimoniato che la paura di fare scelte coraggiose si può vincere solo fidandosi di Uno che può portare a dire sì, senza riserve, rispondendo alla chiamata che questo Uno-Amore fa sentire.

2014 – Memoria del Beato Giuseppe Puglisi

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La nostra Chiesa di Palermo ha ancora negli occhi e nel cuore la giornata del 25 maggio 2013, quando ha potuto vedere elevato agli onori degli altari un suo figlio, il sacerdote Giuseppe Puglisi, martire, ucciso per mano mafiosa in odio alla fede, e alla fede fattasi carità concreta. Come in tutte le parrocchie della nostra Arcidiocesi, anche il Vescovo celebra in Cattedrale la memoria liturgica, che la Chiesa ha fatto cadere nel giorno del battesimo del Beato.

Don Pino Puglisi: lampada che risplende

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di Carmelo Cuttitta, Vescovo ausiliare di Palermo. Un vero discepolo è come una lampada posta sul candelabro, ci ricorda l’evangelista Matteo. Vogliamo guardare ora ad una lampada che, posta sul candelabro, ha fatto luce nella casa, anzi nella Chiesa di Palermo, in terra di Sicilia e nella stessa Italia: don Pino Puglisi.

Il cammino di preghiera del secondo giovedi del mese

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Esperienza della Chiesa che è in Palermo Per tutti quei giovani che P. Puglisi ha amato e rispettato, ha voluto il Cammino di preghiera perché stessero con Cristo, perché potessero incontrarsi con il Tu di Dio, perché in quella occasione unica, attraverso l’esperienza comunitaria, i segni, il canto, il silenzio, l’ascolto ma soprattutto la Parola potessero dare il colpo d’ala per orientare la loro vita in maniera sicura verso l’Amore vero.

3P Buon pastore ed educatore per vocazione di Agostina Ajello

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Agostina Aiello, assistente sociale missionaria, inizia la sua collaborazione di “promozione umana e di evangelizzazione”, dagli inizi degli anni 70, in uno dei quartieri più poveri di Palermo con P. Puglisi e ne descrive il grande spessore come educatore attento alle nuove generazioni . Lo ricorda anche come grande amante dei poveri. Lo ebbero come discreto, attento e gioviale compagno di viaggio, seminaristi e fidanzati ai quali apriva gli occhi della mente e del cuore alla luce della Parola.

Le orecchie grandi di padre Puglisi di Maria Lo Presti

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Scherzando su di sé, sulle sue grandi orecchie, P. Puglisi le riteneva un dono dato 'per ascoltare: l’ascolto-attenzione a ciascuno è una nota caratteristica di p. Puglisi. Sempre la stessa attenzione, lo stesso amore che non demorde, rivolto agli abitanti del quartiere di Brancaccio,gli è costata la vita

Giuseppe Puglisi L’azione pastorale informata dalla Parola

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di don Mario Torcivia Il beato Giuseppe Puglisi è appartenuto a quella schiera di presbiteri che, pur formati e ordinati prima del Concilio Vaticano II, hanno preso sul serio le indicazione conciliari e hanno impostato la loro vita e il loro ministero seguendo e mettendo in pratica le suddette indicazioni. Tra queste, una delle più importanti è, senza dubbio, quella riguardante la centralità della Parola di Dio nella vita della Chiesa (cf. Dei Verbum)... ... P. Puglisi, un vero innamorato della Parola