Operaio del Vangelo di Lia Cerrito
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dal n.20 del Mensile del Collegium dei Tarsicii di Palermo
“La chiameremo… – guardò il fascicoletto del “Cenacolo del Pater” che gli avevo messo in mano in quel momento – ecco, la chiameremo “Padre nostro”.
Chi era 3P di Enza Maria Mortellaro
dal n.20 del Mensile del Collegium dei Tarsicii di Palermo
La sua era una presenza discreta ma profonda, per nulla insistente, sincera e disinteressata.
da Caino e Abele di Lia Cerrito
da “Caino e Abele” – Quasi un recital
di Lia Cerrito
tratto dal n.20 del Mensile del Collegium dei Tarsicii di Palermo
Sacerdote del Signore di Vito Magno
«Per obbedienza e per amore» faceva ogni cosa gli fosse assegnata.
...E' certo un fatto: chi ha voluto eliminarlo aveva misurato a dovere il personaggio, poiché aveva capito che sacerdoti come don Puglisi, che non fanno rumore, ma la cui fibra spirituale è saldissima, riescono ad alzare steccati insormontabili di fronte al male, all’ingiustizia, alla menzogna, alla sopraffazione.
1993 – Omelia durante il funerale di padre Pino Puglisi
Come gli antichi profeti, Don Giuseppe era una sentinella di Dio in una trincea avanzata. Ascoltando, lui per primo, la parola di verità che viene dall’Alto: la parola di Dio, la trasmetteva, doveva necessariamente trasmetterla, a tutti, quale parola di vita, ed in modo particolare a quanti devono essere richiamati da una condotta empia ed ingiusta, da una rozza cultura di arretratezza, di prepotenza e di morte, perché tornino ad onorare Dio ed operare il bene: «Io ti ho costituito sentinella… ascolterai la parola dalla mia bocca e li avvertirai da parte mia…