1995 – Riflessioni nella commemorazione del II anniversario

/
Perché allora, se faceva tanto bene, è stato ucciso? Perché alcuni che non accettano di vivere secondo il Vangelo mal sopportano che ci sia chi lo predichi e da esso si lascia ispirare per attivare un'azione non soltanto spiritualmente ma anche socialmente utile. Quello che Don Giuseppe evangelicamente operava colpiva evidentemente gli interessi di qualcuno o di quanti, muovendosi nel campo dell'illecito, dell'ingiusto, del violento, si sentivano minacciati dal parroco. Era questi un uomo mite e disarmato, non possedeva né esercitava alcun potere se non quello della verità che rende liberi.

1994 – Omelia nel I anniversario dell’uccisione di don Pino Puglisi

/
Don Giuseppe Puglisi è stato in questa nostra Chiesa palermitana un sacerdote, un pastore secondo il cuore di Dio, secondo l'esempio di Cristo: un pastore buono che, pieno di amore per il Signore, ha amato anche i fratelli e le sorelle che gli venivano affidati, li ha curati con fedeltà ed ha dato per essi le sue energie, il suo tempo, la sua mente, il suo cuore, senza nulla riserbare per se stesso, esponendosi anzi, come poi è avvenuto, al sacrificio della vita. Oggi siamo qui per ricordare e celebrare il primo anniversario della sua immolazione.

1993 – Omelia durante il funerale di padre Pino Puglisi

/
Come gli antichi profeti, Don Giuseppe era una sentinella di Dio in una trincea avanzata. Ascoltando, lui per primo, la parola di verità che viene dall’Alto: la parola di Dio, la trasmetteva, doveva necessariamente trasmetterla, a tutti, quale parola di vita, ed in modo particolare a quanti devono essere richiamati da una condotta empia ed ingiusta, da una rozza cultura di arretratezza, di prepotenza e di morte, perché tornino ad onorare Dio ed operare il bene: «Io ti ho costituito sentinella… ascolterai la parola dalla mia bocca e li avvertirai da parte mia…