Inaugurato, a Modica bassa,
un ‘punto’ vendita nel nome di don Pino Puglisi
Focacceria, dolceria, libri, ricami e prodotti del territorio.
Assenza: «Solidarietà che nutre»
‘Solidarietà che nutre è l’espressione che condensa il senso dell’apertura del nuovo ‘punto vendita’ di corso Umberto I, al civico 160, a Modica che diventa quasi la ‘porta’ nella città della ‘Casa don Puglisi’. Il punto vendita di dolci, cioccolata, focacce, ma anche libri e prodotti solidali, sarà aperto tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle 9 alle 23.
A tagliare il nastro inaugurale sono stati i bambini e le mamme della ‘Casa don Puglisi’. E il nuovo ‘segno’ nasce proprio nel solco del parroco di Brancaccio: non a caso l’inaugurazione è avvenuta nel ventiseiesimo anniversario dell’omicidio. «Quel consumarsi che ha dato frutto», ha ricordato frate Antonello, parroco di San Pietro, durante la messa celebrata prima dell’inaugurazione. «Gli anni di don Pino Puglisi – ha detto – danno vita alla nostra età, in questi anni difficili».
Al termine della celebrazione la benedizione dell’icona del buon Pastore, ‘scritta’ a Paganica dalle Clarisse. «Ti glorifichiamo, o Padre! Nel tuo cuore grande tutti abbiamo un posto – ha detto frate Antonello, che ha celebrato messa assieme a don Carlo, religioso da pochi giorni in città nella comunità missionaria intercongregazionale – e ci ritroviamo fratelli, imparando da te la misura pigiata e traboccante della misericordia. Che ha preso, nella nostra città, la forma di una Casa e di un cantiere educativo dal nome pasquale Crisci ranni, sulle orme di un testimone, don Pino Puglisi, che ci ha mostrato come l’amore vero va fino in fondo e mette in conto anche la vita nella difesa dei piccoli di fronte alla prepotenza dell’ingiustizia e della forza violenta e mafiosa».
«Ti benediciamo – ha aggiunto -, Cristo Buon Pastore che ti fai carico della nostra umanità, che cerchi ognuno e ci fai scoprire la dignità grande di tutti! Così, in questa immagine, le Sorelle Povere di Santa Chiara di Paganica all’Aquila ci consegnano la bellezza del tuo volto».
Una presenza viva quella di Piero Iemmolo, morto a luglio per un incidente stradale: «Nella comunione dei santi, mamme, padri, amici gioiscono con noi; in particolare il carissimo Piero, con il suo entusiasmo per il bene, che lui ci ha testimoniato come prontezza, generosità, conformazione a Te».
Lo ha ribadito il direttore della Caritas, Maurilio Assenza, nel suo intervento prima del taglio del nastro: «Le mamme lo sanno di oggi, la mamma di Rosa, la mamma di Marcello e mia, prima di lasciarci, hanno appreso con gioia di questa nuova realtà e ora sono contente dal cielo … e Piero, il carissimo Piero, ne è entusiasta! Una linea del cuore questa sera mette in comunicazione altezza e profondità, città di Dio e Casa dentro.
Una linea verticale ci aiuta meglio a comprendere ogni cosa (compreso questo luogo) dentro gli orizzonti ultimi della vita. Chiedendoci purezza di intenzioni, generosità e coraggio! Così potremo tracciare la linea orizzontale nel segno della fraternità. Che si traduce nella sinergia tra quanti operiamo nella Casa don Puglisi, a Crisci ranni, nei laboratori di produzione, nell’amministrazione e direzione, nella commercializzazione, nella vendita… per raccontare in questo luogo la storia di prodotti (dolci e focacce), legate a una Casa che ci fa stare profondamente dalla parte di chi nutre, di don Puglisi che ha nutrito i suoi ragazzi di dignità (e nel suo nome anche noi vogliamo aiutare a ripartire nella vita con la relazione e con un lavoro che dia dignità)».
E ancora: «Solidarietà che nutre e diventa una tavola che fa amici e per finestre i libri che aprono mondi, mettendo a contatto con sé stessi e con la polifonia nella vita. E ringraziamo di vero cuore quanti hanno operato per rendere belli questi locali – architetto, tecnici e maestranze – con la bellezza di uno spirito di squadra, oltre che con professionalità».
Infine un appello: «Impariamo dalla città a non competere stupidamente, a non metterci insieme sui soldi o su interessi, non è opera di Dio e degli uomini. Dobbiamo concorrere per metterci insieme per il bene comune. Qui si apre un luogo che deve far fiorire la città, si apre una sfida che ci riguarda tutti come le cose che portano il nome di don Puglisi».
A rappresentare la città è stato l’assessore Maria Monisteri: «Voglio innanzitutto rivolgere un grazie a nome della città, da parte dell’amministrazione comunale. Grazie per quello che fate ogni giorno qui, ormai da tanti anni. Questa zona, che è il punto nevralgico della città, s’illumina, questa sera, non solo materialmente, ma spiritualmente. Questa laboriosità, che è la casa don Puglisi, grazie a voi è diventata un brand. Grazie perché questa non è una delle tante attività che si aprono, ma è una bella vetrina per la città. Sarà punto d’incontro, di accoglienza, di solidarietà: raccoglie le cose belle di Modica».
Dopo il taglio del nastro inaugurale, l’intrattenimento musicale del duo Arestia-Giunta ha accompagnato il buffet con i prodotti della focacceria e della dolceria.
Nel nuovo punto vendita ci sono numerosi prodotti: i dolci, la cioccolata, le focacce don Puglisi, presto anche marmellate, pane e pasta, i libri (dando continuità creativa alla storica Casa del libro).
Alcuni prodotti rimandano ad altre realtà solidali. Come i ricami e i rosari delle Monache Benedettine che con la preghiera vegliano sulla città, un’icona delle Clarisse (“Gesù a Betania”, che ricorda il legame con Paganica), le candele di Casa Tobia (la casa di Mons. Nicolosi diventata luogo di condivisione).
Ufficio stampa
Davide Bocchieri
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