Il 15 settembre del 1993 i fratelli Graviano, boss mafiosi del quartiere Brancaccio, e i loro killer ponevano fine nel modo più crudele alla vita terrena di padre Pino Puglisi. Il Comitato Intercondominiale ancora oggi vuole essere testimone coerente di quella esperienza, svolta fianco a fianco al parroco di San Gaetano, anche attraverso il ricordo di quanto insieme abbiamo fatto in quel quartiere fortemente condizionato dal potere politico-mafioso con il nostro sito web: www.angelfire.com/journal/puglisi .Con l'approssimarsi della ricorrenza della sua morte ci sembra giusto rendervi partecipi della nostra volontà di costituirci "parte civile" nei confronti dei Graviano e dei loro killer che il 29 giugno del 1993, due mesi e mezzo prima dell'omicidio di padre Puglisi, hanno dato fuoco alle porte delle abitazioni di tre componenti del nostro comitato (R
Il 15 settembre del 1993 i fratelli Graviano, boss mafiosi del quartiere Brancaccio, e i loro killer ponevano fine nel modo più crudele alla vita terrena di padre Pino Puglisi. Il Comitato Intercondominiale ancora oggi vuole essere testimone coerente di quella esperienza, svolta fianco a fianco al parroco di San Gaetano, anche attraverso il ricordo di quanto insieme abbiamo fatto in quel quartiere fortemente condizionato dal potere politico-mafioso con il nostro sito web: www.angelfire.com/journal/puglisi .Con l'approssimarsi della ricorrenza della sua morte ci sembra giusto rendervi partecipi della nostra volontà di costituirci "parte civile" nei confronti dei Graviano e dei loro killer che il 29 giugno del 1993, due mesi e mezzo prima dell'omicidio di padre Puglisi, hanno dato fuoco alle porte delle abitazioni di tre componenti del nostro comitato (R...
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